« Le parole non perderanno mai il loro potere, perché esse sono il
mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare
all'affermazione della verità. »
(V durante il discorso televisivo)
Storia Di V non è il racconto tratto dal
film V per
Vendetta, film del 2005 diretto da James Mc Teigue, tratto dal romanzo grafico V per
Vendetta, scritto da Alan Moore e
illustrato da David Lloyd.
Bensì è la storia di un cliente che
per privacy chiameremo V. Il signor V lavora in una azienda manifatturiera, ha
una #casa di proprietà comprata anni prima con
un #mutuo, una moglie insegnate di scuola ora in pensione. Il signor V
non ha figli ma ha un nipote, quasi un figlio, che lavora anch’egli nella
stessa azienda manifatturiera.
Una vita normale, una persona a cui
mancano pochi anni per godersi la meritata pensione.
Il nipote un giorno chiede allo zio una “cortesia”, vuole
cambiare auto ma non gli accettano il #finanziamento perché ha già altri
prestiti in essere, chiede allo zio la garanzia per accedere al prestito e il
signor V sottoscrive subito, d’altronde è quasi un figlio…
Tutto prosegue bene fino al ritorno delle vacanze estive,
poi la crisi. L’azienda manifatturiera cessa la propria attività essendosi
oltretutto gravemente indebitata. Risparmiamoci tutte le difficoltà del signor
V per poter anche solo continuare a vivere. Già pagare il #mutuo e le spese
ordinarie diventa difficile con un unico introito, ciononostante riesce ad
andare avanti, con enormi sacrifici.
Dopo due anni arriva una lettera della #finanziaria che
chiede il saldo di tutte le spettanze, farcito di interessi elevatissimi, lo
0,5% meno del #tasso di #usura, altrimenti avrebbero adito alle vie legali per
il recupero del proprio credito. Il signor V chiede spiegazioni al nipote che
lo rassicura, ha già iniziato un piano di rientro. Dopo altri 2 anni e altre
comunicazioni sempre riportate al nipote che minimizza, arriva un tecnico
incaricato dal tribunale per predisporre la CTU al fine di procedere alla vendita all’#asta
dell’#immobile del signor V.
Fermiamoci qui. Questa parte della storia serve soprattutto a
capire come una persona morigerata, che ha sempre pagato i propri #debiti, possa
trovarsi in una condizione di estrema difficoltà.
La sequela di errori successivi è ancora più grave anche
perché il signor V si è affidato a dei falsi “professionisti”. Intanto il tempo
passa e quando incontro il signor V già l’immobile ha subito due esperimenti di
vendita all’#asta, entrambi andati deserti, con l’unico risultato che il prezzo
dell’#immobile ha subito un deprezzamento importante che diventerà notevole
laddove si arrivasse ad una nuova #asta. Iniziamo subito la nostra azione
lavorativa.
Valutiamo subito che l’unità immobiliare ha un valore
maggiore rispetto a quello proposto nell’ultimo bando di #asta, la cosa di per
sé non ci meraviglia, sappiamo che questa tipologia di acquirenti tende ad aspettare
che il prezzo si riduca a valori minimi rispetto al mercato di riferimento.
Strutturiamo un percorso di vendita con il signor V, attuando una strategia di vendita
che ponga attenzione alla tempistica di realizzo che deve essere immediata.
Nell’arco di 2 settimane riusciamo a trovare un acquirente
dell’immobile del signor V, acquirente bisognoso di #mutuo all’acquisto che non
potrebbe avere sull’unità immobiliare in quanto la stessa è gravata di #pignoramento.
Il nostro secondo intervento consiste nella chiusura del #pignoramento
ancora attivo, cosa che facciamo subito con nostri fondi, attraverso contratti
specifici, così l’acquirente può acquisire l’immobile ottenendo il mutuo.
Il signor V è comunque una persona segnata da questa
disavventura. Quello che gli ha procurato più sofferenza è il comportamento del
nipote. Intanto come amo ripetere ai miei clienti, almeno il problema economico
è risolto ed è un passo avanti.
Ho iniziato questo racconto citando le parole di un altro
individuo che si chiama V, la storia fantascientifica di un individuo misterioso, un rivoluzionario anarchico con il
volto sempre coperto da una maschera di Guy Fawkes,
che si oppone ad una società totalitaria e militarizzata ambientata in Gran
Bretagna.
La maschera è un simbolo di ribellione. Per chi si chiedesse
perché compaiono sempre più spesso le maschere bianche durante alcune
manifestazioni attuali, questa è la risposta.
La vera ribellione però è nelle parole, nel raccontare
storie come queste, per far giungere a coloro che vorranno ascoltare, una
possibilità.